La Targa Tenco a Paolo Benvegnù
La Targa Tenco a Paolo Benvegnù
“Quando le canzoni le scrivono gli adulti è per non dimenticarsi di giocare”, Paolo Benvegnù e Luca Roccia Baldini, insieme a Officine della Cultura e Woodworm, raccontano l’esito di un riconoscimento che guarda al presente, al passato e al futuro
Se bastassero i numeri per scrivere canzoni d’autore Paolo Benvegnù sarebbe di fronte ad una nuova canzone già scritta e ad un nuovo incontro con il suo pubblico. A poche ore dall’assegnazione della Targa Tenco 2024 per il Miglior album in assoluto al cantautore milanese – anche se con un legame stretto con la Toscana, Arezzo e, negli ultimi anni, l’Umbria –, sono i numeri a dare luce ad un lungo lavoro di ricerca poetica e musicale, come fanno notare da Officine della Cultura, la cooperativa aretina che con Benvegnù ha stretto un sodalizio che festeggia i 20 anni.
Numeri, dunque, come i numeri del Premio Tenco, innanzitutto, quest’anno con la partecipazione record di 239 votanti, giornalisti e addetti ai lavori scelti dal Club Tenco. I 62 voti che hanno portato l’album “È inutile parlare d’amore” a vincere la prestigiosa targa. Il secondo posto, in ordine di preferenze, per la targa Migliore canzone singola ancora a Benvegnù con il brano “L’oceano” con la partecipazione di Brunori Sas. Ma, soprattutto, i 50 anni del Premio Tenco, ovvero la più importante rassegna italiana della Canzone d’Autore, che riconoscono la targa per il Miglior album al disco numero 100 della casa discografica aretina Woodworm ricordando, con le parole di Marco Gallorini e Andrea Marmorini, che fu proprio Benvengù, alcuni anni fa, a firmare il disco numero 1: «Siamo sinceramente emozionati per questo importantissimo riconoscimento a Paolo, l’artista con il quale abbiamo iniziato la nostra avventura discografica, l’uomo sempre pieno di meraviglia e generosità, uno dei più grandi cantautori contemporanei. Grazie di cuore ai giornalisti che hanno scelto di premiare tutto questo».
Numeri che potrebbero dar vita ad un intero album musicale o, forse, ad uno spettacolo teatrale, come i fortunati “Rosa Lullaby” e “H3+”, segnando quella contaminazione tra arte, scena e vita che dà il segno e la ragione della lunga collaborazione tra Paolo Benvegnù e Luca Roccia Baldini, produttore, compositore e arrangiatore insieme a Benvegnù di tanti “piccoli fragilissimi” capolavori, parafrasando il titolo del primo disco solista di venti anni fa, “Piccoli fragilissimi film”, tra poco di nuovo sul palco in una versione reloaded.
«Le canzoni le scrivono i bambini – dichiarano insieme Paolo Benvegnù e Luca Roccia Baldini. – Corrono senza curarsi dei pericoli. Quando le scrivono gli adulti, è per non dimenticarsi di giocare. È per non dimenticarsi di amare tutto ciò che è Altro da sé. Di sfiorare il mistero dell’altro. L’onore ed il Privilegio nostro e dei nostri compagni, forse è questo. Accompagnarvi anche solo un minuto, nel miracolo del vostro cammino. Grazie per questa immensa, irreale Restituzione. Grazie a noi, grazie ai 20 anni passati insieme in ogni decisione, in ogni passo, in ogni spazio di gioia e dolore. Questo è stato un album importante, l’abbiamo prodotto e fatto crescere insieme. Grazie a Marco Romanelli per il mix, a Marco Gallorini che ci ha creduto fino in fondo, Bernardo Mattioni e tutti in Woodworm Label che ci hanno salvato, Officine della Cultura che ci ha accompagnato da sempre. Siamo molto contenti di aver coinvolto in questo viaggio anche Neri Marcorè e Brunori Sas che abbracciamo stritolandoli. A volte la vita ci sorprende ed è bello farsi sorprendere insieme ad amici veri. Grazie anche a chi ha suonato in questo disco insieme a noi. Daniele Berioli, Gabriele Berioli, Tazio Aprile e Saverio Zacchei».
È dunque tempo di festeggiare ed emozionarsi, per Officine della Cultura e Woodworm, due importanti realtà culturali del territorio aretino unite in un sodalizio artistico tra musica e poesia. Ed è già tempo di guardare al futuro. Alle date del Premio Tenco, in programma il prossimo 17, 18 e 19 ottobre al Teatro Ariston di Sanremo e alle piazze dell’estate, per l’incontro con i tanti estimatori di un cantautore che non ha mai smesso di sorprenderci.