L’Orchestra Multietnica di Arezzo torna a scuola con Sarabanda
L’Orchestra Multietnica di Arezzo torna a scuola con Sarabanda
Al via il percorso di laboratori musicali dell’OMA all’interno delle scuole primarie e secondarie aretine: musica, inclusione e dialogo interculturale al centro del progetto
Per i musicisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo è tempo di tornare a scuola. Di tornare tra i banchi con i propri strumenti musicali, e le tante storie che li animano ed animano a loro volta, per l’inizio del secondo anno del progetto “Sarabanda”, l’originale percorso di laboratori musicali e lezioni concerto dedicati agli alunni delle scuole primarie e secondarie della città di Arezzo. Il progetto mira a promuovere i valori dell’inclusione, del dialogo e dell’intercultura attraverso la musica, offrendo ai giovani partecipanti un’esperienza formativa e umana che va oltre l’insegnamento musicale tradizionale, ed è risultato tra i vincitori del bando per l’integrazione promosso dall’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Arezzo. La seconda edizione del progetto è sostenuta inoltre dal Bando Patrocini del Cesvot.
Soddisfatto Luca Roccia Baldini, Presidente e musicista dell’OMA: «Siamo felici di poter proseguire la nostra esperienza nelle scuole di Arezzo e condividere con i giovani il potere trasformativo della musica. Crediamo che la musica non sia solo arte, ma uno strumento potentissimo per abbattere le differenze e costruire ponti tra le culture. Con questo progetto, vogliamo incoraggiare i ragazzi a confrontarsi con la diversità in modo positivo, arricchendosi delle tradizioni e delle storie che ogni cultura porta con sé. Storie già presenti nelle classi solo trovando tempo e modo di parlare e ascoltare. È solo attraverso il dialogo e l’inclusione che possiamo costruire una società più giusta e solidale, e la musica è il veicolo perfetto per questo messaggio».
Massimo Ferri, tra i fondatori dell’OMA e musicista a sua volta, ha aggiunto: «Questa seconda edizione di Sarabanda porterà l’orchestra anche nella Casa Circondariale di Arezzo, con un laboratorio musicale di alcuni incontri che si concluderà a dicembre in un concerto che vedrà sul palco collaborare i detenuti partecipanti al progetto insieme ai musicisti dell’OMA. Sarà una bella occasione di incontro, di confronto e di conoscenza, per tutti».
Parteciperanno al progetto, coordinato insieme a Officine della Cultura, l’IC “G. Vasari”, l’’IC “4 Novembre”, L’I.C. “F. Severi” e il Liceo Musicale “F. Petrarca”, oltre alla presenza preziosa della Casa Circondariale.
I laboratori, strutturati per coinvolgere attivamente i partecipanti, permetteranno agli studenti di esplorare diverse culture musicali e di confrontarsi con musicisti di origine e tradizione diverse. Grazie alla musica come linguaggio universale, l’OMA vuole creare uno spazio di dialogo e confronto, favorendo lo scambio di idee e esperienze, abbattendo barriere culturali e promuovendo una società più aperta e inclusiva. Ogni laboratorio sarà inoltre un’opportunità per scoprire non solo nuovi strumenti e ritmi provenienti da diverse parti del mondo, ma anche per riflettere su temi come la convivenza, la cooperazione e la diversità. In un mondo sempre più globalizzato, iniziative come questa diventano fondamentali per formare le nuove generazioni alla comprensione reciproca e alla coesione sociale.
Maggiori informazioni: www.officinedellacultura.org – www.orchestramultietnica.net.