Letto e mangiato, cotto e suonato
ALESSANDRO FIORI
LETTO E MANGIATO, COTTO E SUONATO
Una cena speciale che porta in tavola un viaggio nella tradizione casentinese della storia, della favola e della tavola partendo dallo spunto dei racconti recuperati da Alessandro Fiori tra letture, ricerche e l’incontro con una casentinese d’eccezione: Fosca Loppi autrice del volume “Ascqua. Incontri nell’aia. Memorie e antiche ricette dai monti del Casentino” (Aska Edizioni).
Protagonisti in cucina i ristoratori di Lucignano, capaci di trasferire il racconto dal Casentino alla Val di Chiana, abbinando le suggestioni narrative e musicali di Alessandro Fiori alle necessarie materie prime al fine della predisposizione di un articolato menu da degustare nella serata stessa.
La serata è inserita tra le iniziative della Festa della Toscana, che quest’anno è dedicata al cinquantennale della costituzione della Regione Toscana. All’evento prenderà parte la stessa Fosca Loppi con la propria testimonianza umana.
CENA CASENTINESE
a cura dei Ristoratori di Lucignano
Nell’ambito della Festa della Toscana 2019
Dal Rinascimento al Granducato, al cinquantennale della costituzione della Regione Toscana
(foto di Copertina di Antonio Viscido)
Alessandro Fiori compie studi musicali dall’età di 11 anni imparando a suonare violino e pianoforte. Nel 1990 si iscrive al liceo musicale Francesco Petrarca di Arezzo trovandosi in classe con Michele Orvieti ed Enrico Gabrielli. A 14 anni inizia a scrivere canzoni utilizzando la chitarra del padre prima e il pianoforte poi. Frequenta e si diploma all’accademia di arte drammatica Piccolo Teatro Città di Arezzo. Nel 1996 si trasferisce a Bologna per frequentare il DAMS, in quel periodo Michele Orvieti gli presenta Gianluca Giusti. I tre iniziano a suonare insieme in una protoformazione dei Mariposa producendo un demo autoprodotto chiamato L’arco di gesso. Nel 1999 si aggiungerà anche Enrico Gabrielli e con il suo arrivo inizierà l’attività live della band.
Nel 2002 collabora con il compositore Lorenzo Brusci all’interno del progetto Timet. Nel 2004 fonda la band Amore creando un supergruppo unendo componenti di band della scena indipendente italiana, tra cui il già affermato chitarrista Massimo Fantoni. La band ha pubblicato due dischi ed al momento è in pausa.
Dal 2007 stringe un sodalizio artistico con Alessandro Asso Stefana (chitarrista con Vinicio Capossela, Mike Patton) e lavora come insegnante di teatro nelle scuole elementari del Mugello. Insieme i due musicisti formeranno il duo Assodifiori. Nel 2009 fonda con Marco Parente il duo Betti Barsantini. Nel 2010 viene dato alle stampe Attento a me stesso., suo primo disco solista edito da Urtovox Records registrato in collaborazione con Alessandro Stefana. Nel 2011 collabora con gli Zen Circus in Franco, canzone inserita nell’album Nati per subire, e con Marco Parente in L’omino patologico, brano presente nell’album La riproduzione dei fiori. Nel novembre del 2011 lascia i Mariposa, per proseguire la sua carriera solista.
Nel 2012 pubblica il suo secondo album solista Questo dolce museo[6], preceduto da un EP omonimo. Nello stesso anno pubblica, insieme ai Craxi, l’album Dentro i battimenti delle rondini. I Craxi si sono formati quattro anni prima e sciolti nel 2011. La formazione è composta da Fiori (voce e tastiere), Andrea Belfi (batteria), Luca Cavina (basso) e Enrico Gabrielli (chitarra).
Nel settembre 2013 l’album Questo dolce museo viene inserito nella rosa dei cinque finalisti della Targa Tenco nella categoria “album dell’anno”. Il 21 settembre si esibisce a Ferrara in un concerto dedicato alla memoria di Federico Aldrovandi. Il 30 settembre 2013 pubblica un disco in vinile chiamato Cascata (Viceversa Records/Audioglobe). L’album, scritto e registrato in tre giorni tra Arezzo e Catania, presenta 9 brani tra cover (The Niro, Hugo Race, Cesare Basile) e brani inediti a cui hanno collaborato anche Roberto Angelini, Marcello Cunsolo e Cesare Basile, con quest’ultimo nelle vesti anche di direttore artistico. Il 4 ottobre 2013 viene pubblicato il video di Mi hai amato soltanto, canzone tratta da Questo dolce museo, diretto da Francesco Faralli.[9] Nel mese di novembre si aggiudica il PIMI 2013 (premio organizzato dal Meeting delle Etichette Indipendenti) come “miglior solista”. Nel gennaio 2014 pubblica in coppia con Marco Parente sotto il nome BettiBarsantini (duo nato già nel 2011) l’album omonimo. Il 4 novembre 2016 pubblica il suo quarto album Plancton (Woodworm/Ibexhouse) contenente il brano Mangia!, per cui il regista Francesco Faralli confeziona un videoclip omaggiando dichiaratamente Eraserhead – La mente che cancella (Eraserhead), primo lungometraggio di David Lynch. Nel 2017 pubblica il libro Gite, dedicato all’amico Paolo Benvegnù, e lo porta in tour in uno show di lettura e concerto. Nel 2018 forma, con Gioacchino Turù, il duo Scudetto con il quale pubblica il disco Vendetta per le etichette Woodworm e Ibexhouse.