WIEGENLIED Ninnananna per l’ultima notte a Terezín con la PAVEL ZALUD ORCHESTRALinea blu
domenica 31 gennaio 2016 | 21:15
tredici strumenti originali del ghetto suonano le composizioni di Ilse Weber
progetto di Matteo Corradini
produzione Officine della Cultura
La PAVEL ŽALUD ORCHESTRA
diretta da Enrico Fink
percussioni Massimiliano Dragoni
basso e contrabbasso Luca “Roccia” Baldini
fisarmonica Riccardo Battisti
tambura e bouzouki Massimo Ferri
mandolino Massimo Greco
flicorno basso Saverio Zacchei
tromba Leonardo Morella
clarinetti Gabriele Coen, Gianni Micheli e Alessandra Andreani
oboe Lea Mencaroni
violino Mariel Tahiraj
flauto traverso Enrico Fink
flauto e ottavino Lavinia Massai
fotografie di scena di Vanessa Vespertini
Dalla primavera del 2009, lo scrittore ed ebraista Matteo Corradini ha recuperato tredici strumenti musicali di marca Zalud appartenuti a musicisti ebrei deportati nel ghetto di Terezín e utilizzati nel ghetto nel corso del progetto di propaganda nazista. Realizzati tra la fine del XIX secolo e il 1942 a Terezín, gli strumenti hanno accompagnato il destino degli ebrei del ghetto, in particolare dei musicisti praghesi e tedeschi. La Pavel Zalud Orchestra, fondata da Matteo Corradini e diretta da Enrico Fink, suona per la prima volta tutti insieme i 13 strumenti musicali, riportati alla vita, in un concerto-reading. Lo spettacolo è incentrato sulle musiche composte negli anni del ghetto, in particolare da Ilse Weber, e sul racconto dell’esperienza unica di Terezín. L’intreccio tra parole lette e musica, fa da filo conduttore tra le storie di alcune figure: ragazzi che resistono, uno scultore solitario, un giustiziato che in sogno si mette a parlare, una lampadina da accendere… Ci si potrà interrogare sul senso della verità, e su come la si possa cercare anche quando tutto intorno crolla, anche quando la vita è in pericolo.
in collaborazione con l’Associazione Salomon Fiorentino
ore 18.30 incontro/aperitivo con i protagonisti all’Interno 43