La musica antica torna protagonista dell’estate di Marciano della Chiana
La musica antica torna protagonista dell’estate di Marciano della Chiana
Presentata la XII edizione del festival Suoni dalla Torre presso la Torre di Marciano con eventi ad ingresso libero
La musica antica torna protagonista della Val di Chiana con la XII edizione del festival “Suoni dalla Torre” in programma presso la Torre e il centro storico di Marciano della Chiana nel fine settimana dal 12 al 14 luglio. Un appuntamento irrinunciabile per gli appassionati del genere, e non solo, e un’occasione unica per immergersi nelle sonorità affascinanti di epoche passate ma ancora in grado di intessere un proficuo rapporto con il contemporaneo. Il festival, che inaugura la XXX edizione del Festival delle Musiche in Val di Chiana – il programma sarà svelato a breve -, è un progetto di Officine della Cultura realizzato in collaborazione con Accademia d’Arti Antiche Resonars e Associazione Ritmi di Assisi.
«Siamo felicissimi di ospitare la 12esima edizione di suoni dalla torre, la sesta con la mia Amministrazione – dichiara Maria De Palma, confermata Sindaca di Marciano della Chiana nelle recenti elezioni -. Da subito abbiamo puntato su questo evento visto il forte legame tra il nostro territorio e la musica antica. Quest’anno con un ricco programma per quello che è diventato un appuntamento fisso per i marcianesi e per i tanti turisti ed appassionati che ogni anno ci raggiungono nella nostra Torre».
Entusiasta il direttore artistico del festival, Massimiliano Dragoni: «”Suoni dalla Torre” rinnova il suo incontro con un territorio che ha un legame forte con il Medioevo, forte come la Torre di Marciano dalla cui sommità si ha una visione straordinaria dell’intera Val di Chiana. In quest’edizione spazieremo dalla lauda al repertorio rinascimentale con un omaggio al femminile così come raccontato dall’Umanesimo francese e italiano senza trascurare la celebre Battaglia che proprio da Marciano prende il nome e con la quale il festival ha intessuto un legame narrativo e musicale profondo. Ringrazio ancora chi permette che questo festival unico nel territorio possa proseguire: il Comune di Marciano in primo luogo insieme a Officine della Cultura, Accademia d’Arti Antiche Resonars e Associazione Ritmi di Assisi».
L’inaugurazione del festival è fissata per venerdì 12 luglio presso la Torre di Marciano con inizio ale ore 21:15. Protagonista della serata sarà l’Ensemble Orientis Partibus – Vladimiro Vagnetti (bombarda, salterio, percussioni, coro), Valeria Puletti (viella, voce), Giovanni Brugnami (strumenti a fiato antichi), Stefano Benini (voce) – con il concerto dal titolo: “Vernans rosa. Laude latine e volgari, due repertori a confronto”. Dallo sviluppo della lauda monodica in latino del XIII secolo, componimento di carattere devozionale della tradizione cristiana, il repertorio laudistico si è diffuso in tutta Italia, in particolar modo nel Centro Nord: da Cortona a Bobbio, dal Veneto alla Toscana del XV secolo. Il viaggio dell’ensemble Orientis Partibus è dedicato a questo straordinario repertorio, poesia per musica, la declamazione: l’arte del racconto.
Il pomeriggio di sabato 13 luglio avrà inizio alle ore 18:00, sempre presso la Torre, con la conferenza dal titolo: “Uni cecho sonatori lutine, videlicet angelo De Marciano – Appuntamento con la Storia della Musica: repertorio, autori, musicisti all’epoca della ‘Battaglia’”. Docente di quest’originale omaggio alla rinomata Battaglia di Marciano sarà il direttore artistico del festival Massimiliano Dragoni, docente dell’Accademia d’Arti Antiche Resonars e Dottorando in Musicologia dell’Università F. Rabelais di Tours.
L’incontro di sabato 13 proseguirà alle ore 20:30 con un aperitivo in torre e degustazione di vino con assaggi di prodotti locali sempre ad ingresso libero per proseguire alle ore 21:15 con il concerto dal titolo: “Il fior della Cecilia. Jeannette, Cecilia, Franceschina e la Rosina, all’origine della ‘Tosca’” a cura di Anonima Frottolisti – Miriam Trevisan (voce), Jacob Mariani (viola ad arco e liuto), Luca Piccioni (voce e liuto), Simone Marcelli (organo portativo, clavicimbalum, voce), Massimiliano Dragoni (dulcimelo, percussioni antiche). Il programma della serata sarà dedicato all’antica tradizione del canto della “Cecilia”, una storia al femminile che racconta la vita, la lotta, il teatro e la simbologia tutta al femminile dell’Umanesimo francese e italiano. Dalla tradizione di “Jeannette” nel Medioevo francese a “La belle se sied” di Guillaume Dufay, dalla Rosina delle danze e delle frottole italiane del XV secolo, alla Bella Franceschina della nascente Commedia dell’Arte, dalla musica colta alla tradizione orale della storia della Bella Cecilia, presente in tutta Italia, alle origini del mito della “Tosca”. Il pianto e la pietà, la disperazione, la condizione della donna e il suo riscatto: la rinuncia a nobili e cavalieri per la difesa del proprio amore, la Commedia che racconta verità. Il concerto prevede un viaggio attraverso il repertorio musicale e poetico europeo, composto tra Medioevo e Rinascimento, nel quale le caratteristiche sopra descritte, emergono fortemente e segnano una comune matrice del topos femminile che ancora oggi condiziona la tradizione orale.
L’appuntamento conclusivo del festival è fissato per domenica 14 luglio con inizio alle ore 11:30 presso la Chiesa dei SS. Stefano e Andrea. Il Libercantus Ensemble diretto dal M° Vladimiro Vagnetti accompagnerà la celebrazione liturgica con il concerto dal titolo: “Musica per la messa – brani della liturgia del repertorio sacro rinascimentale europeo (Italia-Francia-Spagna)”.
Si segnala infine che sabato 13 luglio, con orario 10:00 > 12:30 e 15:00 > 18:00, presso la Torre di Marciano si terrà la masterclass “La voce al tempo della Battaglia, musica del XVI secolo” diretta da Elisa Pasquini. Il laboratorio è aperto a tutti con un minimo costo di accesso. Per info e iscrizioni: 3281530059.
Tutti gli eventi, ad esclusione della partecipazione alla masterclass, sono ad ingresso libero. Ulteriori informazioni: www.festivaldellemusiche.it (il sito è in fase di aggiornamento) e www.officinedellacultura.org.