Affido culturale 2022/23

imm-affido-culturaleFondazione Toscana Spettacolo Onlus
In collaborazione con
Comune di Arezzo
Fondazione Arezzo Comunità
Fondazione Guido d’Arezzo

A cura di
Officine della Cultura

Al via ad Arezzo l’Affido Culturale: per la prima volta in toscana il progetto per contrastare la povertà educativa

L’iniziativa è realizzata e sostenuta dalla Fondazione Toscana Spettacolo onlus In campo anche il Comune, la Fondazione Arezzo Comunità, la Fondazione Guido d’Arezzo e Officine della Cultura

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Arezzo, 6 luglio 2022 – Contrastare la povertà educativa grazie alla collaborazione attiva fra famiglie che stringono un patto finalizzato a realizzare insieme uscite destinate ai più piccoli al cinema, a teatro, nei musei, nelle librerie ed altre esperienze di fruizione culturale. È con queste finalità che dal 7 luglio viene attivato ad Arezzo l’Affido Culturale. Il progetto, che arriva per la prima volta in Toscana, è realizzato dalla Fondazione Toscana Spettacolo onlus in collaborazione con il Comune di Arezzo, la Fondazione Arezzo Comunità e la Fondazione Guido d’Arezzo ed è curato da Officine della Cultura.

L’Affido Culturale resterà attivo ad Arezzo per un anno, fino a giugno 2023. Saranno coinvolti circa 24 bambini di età compresa tra la prima infanzia e l’adolescenza, che potranno partecipare ad un numero minimo di 8 uscite di gruppo.

Arezzo entra così ufficialmente a fare parte della rete nazionale del più ampio progetto Affido Culturale, selezionato dall’Impresa Sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile con cui è partito nel 2020 nelle città di Napoli, Roma, Modena, Bari, alle quali si sono aggiunte nel 2021 Milano con un finanziamento della Municipalità 8 e, a inizio 2022, anche Teramo e Cagliari.

Attivato ad Arezzo grazie al sostegno della Fondazione Toscana Spettacolo onlus, l’Affido Culturale ha l’obiettivo di mobilitare, contro la povertà educativa, alcune “famiglie risorsa”, valorizzando l’esperienza dell’affido familiare, ma declinandola sullo specifico della fruizione di prodotti e servizi culturali. L’idea di fondo è semplice ma preziosa: genitori che abitualmente portano i figli al cinema, a teatro, al museo o in libreria, possono portare anche un altro bambino, eventualmente accompagnato da un proprio familiare adulto, che altrimenti non farebbe esperienza di questi luoghi per differenti cause.

Si attiva così un insieme di fruizioni culturali condivise, per il tramite delle quali “famiglie-risorsa” e “famiglie-destinatarie” stringono un “patto educativo” che si avvale di un sostegno complessivo multidimensionale promosso dagli enti culturali del territorio.

“È attraverso la cultura, la sua capacità di unire e di farsi linguaggio comune – sottolinea la presidente della Fondazione Toscana Spettacolo onlus, Cristina Scaletti – che possono essere annullate differenze e colmati distacchi. Abbiamo lavorato affinché un progetto che ha come finalità il contrasto al preoccupante fenomeno della povertà educativa minorile potesse essere attivato anche nella nostra regione. Ad Arezzo, grazie a una straordinaria rete di collaborazioni e a un patto tra famiglie, l’Affido Culturale è finalmente realtà”.

“Collaborare, mettersi a disposizione di un progetto necessario, condividere momenti di fruizione culturale. Sono questi – osserva il direttore della Fondazione Toscana Spettacolo onlus, Patrizia Coletta – alcuni dei principali elementi che caratterizzano l’esperienza dell’Affido Culturale per arginare la povertà educativa. Un progetto che abbiamo voluto fortemente e che sosteniamo con convinzione per i benefici che può portare alle famiglie e ai bambini che saranno coinvolti nelle attività, nella persuasione che le arti performative siano elemento insostituibile per la crescita culturale, educativa ed economica del nostro Paese”.

Contrasto della povertà educativa minorile

In Italia oltre 1 milione e 200 mila minori vivono in povertà assoluta e altri 2 milioni sono in povertà relativa. La crisi economica ha inciso fortemente sulle condizioni di vita di bambini e ragazzi. Fino al 2005 erano gli anziani le persone più indigenti, oggi invece la povertà assoluta aumenta al diminuire dell’età.

La povertà economica è strettamente legata alla povertà educativa: le due si alimentano reciprocamente e si trasmettono di generazione in generazione.

La povertà educativa minorile è un fenomeno multidimensionale, frutto del contesto economico, sociale, familiare in cui vivono i minori. Non è solamente legata alle cattive condizioni economiche, ma investe anche la dimensione emotiva e quelle della socialità e della capacità di relazionarsi con il mondo. È un fenomeno che, di fatto, incide sul futuro del Paese e riguarda dunque anche la dimensione più generale dello sviluppo. Ecco perché è necessario porre attenzione al tema della povertà educativa, mettere al centro il minore e promuovere il valore della comunità educante.

Riferimenti e iscrizioni

Per richiedere informazioni e partecipare al progetto è possibile contattare Officine della Cultura: tel. 0575 27961 – 338 8431111 – segreteria@officinedellacultura.org.

Fondazione Toscana Spettacolo Onlus

in collaborazione con
Comune di Arezzo, Fondazione Arezzo Comunità e Fondazione Guido d’Arezzo

AFFIDO CULTURALE AREZZO

a cura di Officine della Cultura

Affido culturale ad Arezzo: 24 i bambini coinvolti nel primo anno

In 10 mesi grazie al progetto sono state organizzate 12 uscite sul territorio. Fondazione Toscana Spettacolo onlus al lavoro per attivare la seconda edizione

Un totale di 12 uscite che hanno coinvolto 24 bambini di 8 famiglie. È il bilancio del primo anno di attività svolte nell’ambito dell’Affido Culturale ad Arezzo.

Il progetto è stato realizzato per la prima volta in Toscana nel 2022 proprio ad Arezzo dalla Fondazione Toscana Spettacolo onlus, in collaborazione con il Comune di Arezzo, la Fondazione Arezzo Comunità e la Fondazione Guido d’Arezzo ed è curato da Officine della Cultura.

l’Affido culturale ha l’obiettivo di mobilitare, contro la povertà educativa, alcune “famiglie risorsa”, valorizzando l’esperienza dell’affido familiare, ma declinandola sullo specifico della fruizione di prodotti e servizi culturali. L’idea di fondo è semplice ma preziosa: genitori che abitualmente portano i figli al cinema, a teatro, al museo o in libreria, possono portare anche un altro bambino, eventualmente accompagnato da un proprio familiare adulto, che altrimenti non farebbe esperienza di questi luoghi per differenti cause. Si attiva così un insieme di fruizioni culturali condivise, per il tramite delle quali “famiglie-risorsa” e “famiglie-destinatarie” stringono un “patto educativo” che si avvale di un sostegno complessivo multidimensionale promosso dagli enti culturali del territorio.

Arezzo fa parte della rete nazionale del progetto Affido Culturale, selezionato dall’Impresa Sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile

Il bilancio del primo anno di attività svolte ad Arezzo nell’ambito dell’Affido Culturale è stato condiviso nell’incontro finale con le famiglie, che si è tenuto giovedì 29 giugno al termine della visita guidata al MUMEC –  Museo dei Mezzi di Comunicazione di Arezzo, alla presenza dei rappresentanti dei soggetti istituzionali che hanno realizzato il progetto: la presidente della Fondazione Toscana Spettacolo onlus, Cristina Scaletti, il vicesindaco del Comune di Arezzo, Lucia Tanti (assessore Politiche sociali e sanitarie, famiglia, scuola e presidente della Fondazione Arezzo Comunità) e il direttore della Fondazione Guido d’Arezzo, Lorenzo Cinatti.

Con l’obiettivo di confermare gli ottimi risultati conseguiti in questa prima esperienza, la Fondazione Toscana Spettacolo sta già definendo la seconda edizione dell’Affido culturale, che sarà attivata ad Arezzo a partire dall’autunno 2023.

Le uscite da novembre 2022 a giugno 2023

Dagli spettacoli ai film, alla scoperta del territorio aretino con le visite agli edifici storici e le escursioni nella natura. Sono 12 le uscite che hanno coinvolto bambini e famiglie nel primo anni di attività legate all’Affido culturale. Questo il programma completo: 9 novembre 2022, evento inaugurale al Teatro Petrarca; 18 dicembre 2022, festival Briciole di fiabe al Teatro Pietro Aretino; 28 dicembre 2022, festival Briciole di fiabe al Teatro Pietro Aretino; 21 gennaio 2023, Percorso del lupo e visita al museo del lupo a Moggiona (Poppi); 29 gennaio, rassegna Altre danze al Teatro Mecenate di Arezzo; 18 febbraio 2023, Ernest e Celestine – l’avventura delle 7 note (film di animazione) al Cinema Eden; 19 febbraio 2023, spettacolo Il mago di Oz (compagnia la Filostoccola) al Teatro Virginian; 25 marzo 2023, Lizzy e Red – amici per sempre (film di animazione) al Cinema Eden; 25 marzo 2023, rassegna Altre danze al Teatro Mecenate di Arezzo; 7 maggio 2023, visita guidata Alla scoperta della Fortezza; 27 maggio 2023, visita guidata e laboratorio La natura si risveglia: fiori, insetti e erbe aromatiche alla Tenuta di Fraternita a Mugliano; 29 giugno 2023, visita guidata al MUMEC – Museo dei Mezzi di Comunicazione.

“Siamo orgogliosi – sottolinea la presidente della Fondazione Toscana Spettacolo onlus, Cristina Scaletti – di aver realizzato per la prima volta nella nostra regione, ad Arezzo, un progetto che ha come obiettivo principale quello di annullare le differenze e contrastare il fenomeno purtroppo sempre più attuale della povertà educativa minorile, grazie alla virtuosa collaborazione tra famiglie, enti culturali, enti locali, associazioni e realtà del territorio. Una sinergia a disposizione della collettività, che produce ricadute positive tangibili, creando un vero e proprio patrimonio educativo fatto di occasioni di scoperta, conoscenza e confronto. Un impegno che consolida l’azione culturale della Fondazione Toscana Spettacolo in ambito sociale e che ci consente di porre le basi per proseguire ed estendere un’importante esperienza di ascolto e sostegno nei confronti del territorio. Grazie ai risultati raggiunti nel corso di questo primo anno di attività stiamo lavorando per proporre una seconda edizione del progetto dell’Affido culturale ad Arezzo”.

“Un bilancio positivo – commenta Lucia Tanti, vicesindaco di Arezzo e presidente della Fondazione Arezzo Comunità – che ci ha convinti a fare ancora di più per il futuro investendo risorse municipali per potenziare questo percorso di reciproca crescita e arricchimento. Il Comune di Arezzo da tempo investe in cultura ed in iniziative volte a combattere la povertà educativa e questo oggi ancora di più grazie alla rete e alle opportunità della Fondazione Arezzo Comunità, vero e proprio network tra realtà pubbliche e private finalizzato a progetti di coesione sociale. L’affido culturale è una formula molto bella perché tiene insieme persone, mette a sistema partecipazione e generosità, ha valore inter-generazionale e vede la cultura come mezzo di crescita condivisa, mette al centro la ricchezza educativa come leva di sviluppo sociale, di libertà e di pari opportunità e punta sulla alleanza tra istituzioni e singoli cittadini. È per noi la chiave giusta per proseguire nelle politiche che tengono insieme la coesione sociale e la cultura, linea che con il Sindaco Ghinelli portiamo avanti dal 2015”.

Riferimenti

Per richiedere informazioni e partecipare al progetto è possibile contattare Officine della Cultura:

tel. 0575 27961 – 338 8431111 – segreteria@officinedellacultura.org.

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